C'è un paese di nome Absurdistan. Una Repubblica che «garantisce i diritti inviolabili dell'uomo». I padri fondatori - l'Assemblea costituente - nel 1947 approvarono la più grande Costituzione absurdiastiana, tutt'ora vigente. Tale Legge - quindi lo Stato Absurdistan che applica la Costituzione - sancisce che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Come in ogni altro Stato, in Absurdistan un geometra qualunque, il 15 ottobre 2009, viene fermato dalla polizia per possesso di hashish e cocaina. Portato in questura e, accertato il reato commesso, «[...]nei casi e modi previsti dalla legge», il geometra viene messo sotto custodia cautelare per possesso di sostante stupefacenti. Processato per direttissima, il giudice fissa una nuova udienza convalidando il fermo del geometra. Solo nel paese dell'Absurdistan il 22 ottobre 2009 un geometra qualunque muore, ma nessuno lo ha ucciso. Lesioni ed echimosi alle gambe, una frattura alla mascella e due alla colonna vertebrale; trauma alla vescica; pesa solamente 37 chilogrammi. Solo nel paese dell'Absurdistan un geometra qualunque muore di malnutrizione, oltre che di gravissime lesione corporee, durante un fermo di custodia cautelare. Solo nella Repubblica dell'Absurdistan dove «è punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà» un geometra qualunque muore per colpa di nessuno. In ogni Stato "normale" ,in presenza di un'illegalità ognuno è chiamato a rispondere del proprio illecito. In uno Stato "normale", in cui l'uso di stupefacenti è vietato, l'arresto o il fermo cautelare è ciò che la legge prevede. Che ci piaccia o no. Ma solo in un paese assurdo com'è l'Absurdistan un geometra o un ragazzo qualunque che tornava a casa vengono massacrati e lasciati morire come bestie da macello. E poco importa se ad essere morto sia uno Stefano o un Federico qualunque. Quella custodia che tanto avrebbe dovuto proteggerli per «tendere alla rieducazione del condannato» ha finito per schiacciarli vivi. Custodia - vignetta di Makkox (andato in onda durante la puntata di Gazebo di domenica 2 novembre 2014, su RaiTre).
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